Con sentenza 3 gennaio 2023, n. 69, la V Sezione del Consiglio di Stato ha recepito le indicazioni della sentenza 28 aprile 2022 della Corte di Giustizia (causa C-642/2020), secondo cui la normativa europea in materia di appalti pubblici osta ad una normativa nazionale secondo la quale l’impresa mandataria di un RTI deve possedere i requisiti previsti nel bando di gara ed eseguire le prestazioni di tale appalto in misura maggioritaria. La sentenza del Giudice italiano premette che la pronuncia della Corte di Giustizia è vincolante non solo per il giudice che ha sollevato la questione, “anche rispetto a qualsiasi altro caso che debba essere deciso in applicazione della medesima disposizione di diritto comunitario interpretata dalla Corte”. Perciò la sentenza ha annullato il provvedimento di esclusione che una stazione appaltante aveva disposto nei confronti di un’ATI nel quale mandante e mandataria avevano indicato al 50% ciascuna la percentuale di partecipazione ed esecuzione al raggruppamento.