L’art. 38 del d.l. 2 marzo 2024, n. 19 (“Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”), attuato con decreto interministeriale del luglio 2024, ha previsto il Piano Transizione 5.0, che mette a disposizione delle imprese, 12,7 miliardi di euro nel biennio 2024-2025.
Transizione 5 è agevolazione per tutte le imprese e le stabili organizzazioni con sede in Italia, nella forma di credito d’imposta, proporzionale alla spesa sostenuta per nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, effettuati tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025.
Il contributo si applica a prescindere dalla forma giuridica, dal settore economico, dalla dimensione e dal regime fiscale adottato per la determinazione del reddito d’impresa, ma deve essere garantito il rispetto delle norme in tema di sicurezza e prevenzione, nonché la regolarità nel pagamento dei contributi previdenziali. Sono previste alcune ipotesi specifiche di esclusione, quali a esempio situazioni di difficoltà finanziaria dell’impresa o applicazione di sanzioni interdittive.
Il credito di imposta è riconosciuto a condizione che (i) si realizzi una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% per la struttura produttiva o, in alternativa, di almeno il 5% del processo interessato dall’investimento e che (ii) la riduzione dei consumi energetici consegua da investimenti in beni materiali e immateriali funzionali alla transizione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello ‘Industria 4.0’.
Gli investimenti ammissibili sono i seguenti:
- acquisto di software, sistemi, piattaforme o applicazioni per l’intelligenza degli impianti che garantiscono il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici e dell’energia autoprodotta e autoconsumata, o introducono meccanismi di efficienza energetica, attraverso la raccolta e l’elaborazione dei dati anche provenienti dalla sensoristica IoT di campo (Energy Dashboarding);
- acquisto di software relativi alla gestione di impresa se acquistati unitamente ai software, ai sistemi o alle piattaforme di cui al precedente punto;
- acquisto di beni materiali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa destinati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo, a eccezione delle biomasse, compresi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta;
- spese per la formazione del personale nell’ambito di competenze utili alla transizione dei processi produttivi (nel limite del 10% degli investimenti effettuati nei beni strumentali e nel limite massimo di 300 mila euro).
L’ammontare del credito d’imposta riconosciuto varia in relazione alla quota d’investimento e alla riduzione dei consumi, secondo ‘investment windows’ variabili.
Il credito d’imposta è utilizzabile mediante compensazione, oppure in una o più quote entro la data del 31 dicembre 2025.
La procedura per l’accesso all’agevolazione è subordinata alla presentazione di una certificazione ‘ex ante’, rilasciata da una ESCo, attestante la riduzione dei consumi energetici conseguibile mediante gli investimenti progettati, e una ‘ex post’, comprovante l’effettiva realizzazione degli investimenti in conformità alla certificazione ex ante.
AG Studio legale, in sinergia con la Rete Professionale PNRR Avvocati Network Advisory, resta a disposizione per ogni utile attività di supporto e consulenza.